1.
capp.I-IV: affare dei lupini,partenza
di ‘Ntoni, naufragio della Provvidenza, morte di
Bastianazzo;
2.
capp. V-X: ritorno di ‘Ntoni dal servizio militare, partenza di Luca che morirà nella
battaglia di Lissa; idillio di Alfio e Mena; peggioramento
della condizione dei Malavoglia; abbandono della casa del Nespolo.Secondo
naufragio della Provvidenza; ferimento di padron
‘Ntoni.
3.
capp.XI-XV:
traviamento di ‘Ntoni,sua partenza in cerca di fortuna.Fallimento
del suo progetto, accoltellamento di Don Michele.Partenza di Lia.Morte di
padron ‘Ntoni.Nozze tra
Alessi e Nunziata;riacquisto della casa del nespolo.Liberazione
di ‘Ntoni dal carcere,suo allontanamento dal “nido”.
Passiamo ora all’analisi del testo attraverso l’utilizzo di particolari sistemi grafici:schema attanziale di Greimas per l’individuazione dei rapporti tra i vari personaggi,schema alla Bremond, per la divisione dei ruoli ed infine una precisa schematizzazione dello spazio del romanzo.
IL SISTEMA DEI PERSONAGGI(GREIMAS)
Padron ‘Ntoni
Bastianazzo zio Crocifisso
Alessi F3 ‘Ntoni
Casa del nespolo
Provvidenza
F1= amore, affetto
F2= antagonismo
F3= partecipazione
F4= aiuto
L’individuazione del sistema dei personaggi nei Malavoglia
è impresa particolarmente ardua, essendo lo stesso un romanzo cosiddetto “corale”,
presenta una miriade di personaggi, a ciascuno dei quali viene attribuito
un ruolo ben definito.
Padron ‘Ntoni, il vecchio nonno, assurge alla funzione di
protagonista, il cui unico progetto è quello di tener unita la propria famiglia,
risollevandone la precaria situazione economica. Tale progetto risulta favorito
e al contempo ostacolato da taluni personaggi, i quali pertanto ricoprono
ruoli consoni ai fini del conseguimento degli obiettivi che ciascuno si prefigge:
dopo quanto detto possiamo dunque distinguere gli aiutanti, che vano
sicuramente ravvisati all’interno della famiglia, a cominciare dal figlio
Bastianazzo, esecutore della volontà del padre, dalla nuora Maruzza, moglie
di quest’ultimo, da Luca, gran lavoratore, e infine da Mena, che eredita dalla
madre la virtuosa operosità.
Al di fuori
della famiglia troviamo altri “aiutanti” :prima fra tutti Nunziata, la quale
sarà poi non a caso integrata in casa Malavoglia perché sposerà Alessi; Anna,
cugina dello zio Crocifisso, alla quale verrà associato l’epiteto “seria lavoratrice”,
aggettivo che accomuna ogni singolo membro del nucleo familiare; infine troviamo
Alfio Mosca, umile carrettiere, anche lui caratterizzato come serio e infaticabile
lavoratore.
I personaggi
che, come abbiamo accennato poc’anzi contribuiscono alla realizzazione del
fallimento del progetto del vecchio marinaio, possono essere distinti in oppositori
interni (nel senso che fanno parte della famiglia) e oppositori esterni (alla
stessa): tra i primi, ruolo maggiormente “quotato” a livello d’importanza
quello del giovane ‘Ntoni, ribelle alle lezioni di vita del nonno e
fortemente ostinato a portare avanti le proprie, molto spesso errate convinzioni.
Tra gli oppositori interni ancora Lia che, sulla scia del fratello, si lascia
ammaliare dal desiderio di cambiamento-inteso come miglioramento- e finisce
prostituta a Catania.
Tra quelli
esterni, va innanzi tutto considerata la coppia zio Crocifisso- Piedipapera,
che riesce a mettere in seri guai la famiglia Malavoglia con la storia del
falso scambio del credito; altrettanto forte il ruolo ricoperto da don Michele,
poiché con il suo corteggiamento spietato e costante a Lia, contribuisce bruscamente
al traviamento di ‘Ntoni, il quale ferendolo vuol vendicare l’onore della
sorella e quello della stessa Lia, travolta dallo scandalo.
Più generica
ma sicuramente non meno importante l’opposizione tra i Malavoglia, o per lo
meno tra quella parte della famiglia che si riconosce nell’etica e nella psicologia
di padron ‘Ntoni, e il resto del paese, sia nei suoi esponenti “grossi” sia in quelli più umili.
Tale fortissima opposizione trova una sensata giustificazione
nel fatto che ciascuno di questi personaggi non si riconosce affatto nella
moralità, nell’etica del sacrificio e del lavoro dei Malavoglia, perché succubi
di una mentalità completamente differente, dichiaratamente economicistica, nella cui scala dei valori i sentimenti e
gli affetti personali vengono collocati in ultima posizione per lasciare il
vertice all’interesse economico e al proprio tornaconto.
La famiglia
Toscano al contrario resta fedele ai sentimenti sinceri, quelli autentici
della sacralità del nucleo familiare, della solidarietà, dell’onestà, del
rispetto delle leggi dell’onore e del lavoro. Ma è proprio questa totale,
incondizionata “devozione” a far sì che la situazione precipiti, portando
all’inevitabile sconfitta della stessa in questa lotta ingiusta Malavoglia
versus Aci trezza.
Un’ultima
fondamentale caratterizzazione dei personaggi riguarda quella che è la loro
condizione economica. Per quel che concerne l’economia acitrezzana è da definirsi “mista”, poichè
accanto all’attività primaria della pesca s’inserisce la produzione agricola.
All’interno
di questo settore I Malavoglia occupano una posizione mediana, in quanto possessori
di una barca, la Provvidenza, e di una casa, quella del nespolo (informazione
deducibile dal “padron” riservato esclusivamente al capofamiglia.
Al di
sotto vi è la fascia dei lavoratori a giornata (es. Menico della Locca), per poi passare agli artigiani (Turi Zuppiddu, Giufà o Vanni Pizzuto), arrivando infine alla classe dei nullatenenti.
La classe
più ricca è ovviamente quella dei grandi proprietari terrieri, come padron
Fortunato Cipolla o lo zio Crocifisso, dotati di capitali tali da poter permettere
loro di possedere parecchi barche contemporaneamente.
A livello spaziale, il romanzopresenta
una struttura circolare, caratterizzata dalla due partenze di ‘Ntoni da Aci-Trezza:
la prima dettata dalla chiamata al servizio militare, la seconda, che chiude
il romanzo, rappresenta la definitiva espulsione dal “nido”. Aci-Trezza indica
lo spazio interno,positivo in quanto protettore dei Malavoglia dal desiderio
di cambiamento che rappresenta un’infrazione al codice comportamentale della
piccola comunità siciliana.Lo spazio interno simboleggia, dunque la coscienza
dell’unità familiare come fonte di affetti e sentimenti di amore e solidarietà.Tale
coscienza si esprime nei luoghi dotati di un forte significato simbolico del
romanzo: la casa del nespolo e la barca dei Malavoglia,la Provvidenza.La prima
segna le tappe fondamentali della vita dei Malavoglia e risulta fortemente
connotata a livello simbolico:è, infatti, uno spazio protettivo che racchiude
tutti quei sentimenti più intimi ed è, dunque, il simbolo dell’unità familiare.Anche
la Provvidenza assume connotati simbolici: la barca è una sorta di estensione
in mare della casa del nespolo, in quanto anche le donne della casa partecipano
attivamente alla preparazione della pesca, condividendone le preoccupazioni.Nettamente
contrapposto allo spazio interno di valenza positiva, risulta uno spazio esterno
con tutta la sua negatività:fuori dalla cerchia parentale
si delinea un microcosmo acitrezzano caratterizzato da rivolta e pettegolezzi
di ogni genere.Ma è soprattutto lo spazio fuori Aci-Trezza che configura una
vera e propria autonomia: casa del nespolo vs spazio esterno.Lo spazio esterno
si identifica nella smania per il facile arricchimento, esso infatti, è il
distacco dai cari e familiari luoghi dell’infanzia. All’interno dello spazio
esterno, si delinea facilmente un’opposizione tra positività e negatività.Per
quanto concerne il mare, infatti,appare evidente un contrasto tra la positività
del mare vicino alla costa e la negatività di quello lontano.Il primo è il
mare conosciuto,positivo in quanto fonte di sostentamento primaria della famiglia.Il
secondo è negativo in quanto estraneo e contrassegnato dalla volontà di arricchire:non
a caso il naufragio della Provvidenza e la morte di Luca nella battaglia di
Lissa, hanno luogo in questo spazio.Le due partenze
di ‘Ntoni, parallelamente alla struttura spaziale circolare, scandiscono il
tempo della storia: la prima nel dicembre del 1863 e la seconda nel 1878.All’interno
di un arco di tempo reale di circa 15 anni ricorrono altri elementi che si
riferiscono ad avvenimenti storici che coinvolgono la famiglia:il 1866 la
battaglia di Lissa in cui muore Luca, e il 1867
il colera, causa della morte di Maruzza.Il rapporto tra tempo della storia
e tempo del racconto varia notevolmente conferendo, dunque,differente velocità
al racconto:la prima macrosequenza copre circa due anni; la seconda circa
un anno e risulta essere la più lenta in quanto distribuisce in sei capitoli
fatti che avvengono in un solo anno;la terza,infine, che ricopre circa dieci
anni e che è la più veloce in quanto si dilata enormemente il tempo della
storia.Il tempo tipico del romanzo è scandito sul calendario religioso,ossia
quello relativo alle ricorrenze della liturgia cattolica.Il tempo religioso
è, dunque, espressione della cultura popolare di tutta la comunità di Aci-Trezza
e individua le tappe fondamentali per la dura lotta per la sopravvivenza.
ATTANTI
PAZIENTI padron ‘Ntoni AGENTI
Vittima Bastianazzo
Miglioratore
Influenzato Maruzza Peggioratore
Beneficiario Ntoni Influenzatore
Luca Frustratore
Filomena Protettore
Alessi
Rosalia
Zio Crocifisso
Piedipapera
La prima macrosequenza
comprende i capitoli I-IV, individuando così la
situazione iniziale e le relative coordinate fondamentali ( spazio, tempo
e personaggi). Il vecchio 'Ntoni (miglioratore) infatti tenta di far aumentare
i conti della casa, organizzando il cosiddetto "affare dei lupini"
comprandone e rivendendone una modesta quantità, prendendoli a credito dall'usuraio
del paese, zio Crocifisso (beneficiario e peggioratore). Pur mossa da motivazioni
vere, ovvero riuscire ad acquistare gli orecchini a Mena per il suo matrimonio,
il gesto è visto come una sorta di infrazione o di tentativo di cambiare la
situazione sociale. Altro danneggiamento si avverte alla partenza del giovane
nipote di 'Ntoni (vittima) per il servizio militare: è un danno sia a livello
sentimentale che economico per il mancato aiuto alla famiglia. All'infrazione
commessa seguono ulteriori punizioni, l'affondamento della Provvidenza a causa
di un fortunale e la morte di Bastianazzo (vittima), altro punto fondamentale
per la famiglia dipinto "grande e grosso come il S.Cristoforo" e fedele esecutore della volontà del padre,
padron 'Ntoni, che incarna il feroce attaccamento alla cultura degli avi (frustratore
e protettore).
Nella
seconda macrosequenza (capp. V-X) vi è il ritorno di 'Ntoni dal servizio militare
ma anche la sua incapacità di reinserirsi alla vita quotidiana. E' giudicato
un "bighellone" e conosciuta Napoli ora si dimostra renitente ad
accettare l'etica del sacrificio (peggioratore e influenzato). Il danneggiamento
continua con la morte di Luca (vittima) perito nella battaglia di Lissa,
e con la truffa causata dall'accordo tra zio Crocifisso e Piedipapera (peggioratori)
che finge di comprare il credito dovuto dai Malavoglia. Si determina così
la requisizione della casa di quest' ultimi (vittime). Successivamente si
registra il secondo naufragio della Provvidenza e il ferimento di padron 'Ntoni
durante la tempesta (vittima).
La
terza macrosequenza (capp. XI-XV) fa esplodere le
contraddizioni affiorate in precedenza: diventa palese il "traviamento"
di 'Ntoni, che parte in cerca di fortuna per ridursi a nulla facente come
Rocco Spatu. Accoltella il brigadiere e finisce
in carcere; Lia travolta dallo scandalo finisce col fare la prostituta a Catania.
Il vecchio nonno muore in ospedale lontano dai suoi affetti. Il romanzo prevede
un "lieto fine ", Alessi infatti sposa la cugina Nunziata e riacquista
la casa del nespolo. Tale sequenza ripristina la situazione iniziale, dal
momento che i Malavoglia rientrano in possesso della casa del nespolo.
PERPADIO’ VF